APRE DOMANI IL MONASTERO SANTA ROSA & SPA E CONCA DEI MARINI ENTRA NELL´OLIMPO DELL´ACCOGLIENZA ALBERGHIERA

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    APRE DOMANI IL MONASTERO SANTA ROSA & SPA E CONCA DEI MARINI ENTRA DI DIRITTO NELL’OLIMPO DELL’ACCOGLIENA ALBERGHIERA ESCLUSIVA 

    In un’ansa raccolta l’onda dilava le antiche case dei pescatori di Conca dei Marini in Costiera amalfitana  e narra di maremoti che sigillarono negli abissi uomini ed abitazioni, fasti e ricchezze dell’antica Cossa dei Tirreni. Più in là sul Capo, che pigro si insinua ed allunga a carezza di mare, la Torre evoca truci assalti di pirati saraceni ed eroiche difese di indigeni disperati: E dagli oblò, aperti a squarci azzurri di infinito, volano lievi, a palpiti di luce, le ombre in libera uscita dal vecchio cimitero. Nell’aria rarefatta ed assorta si respirano attimi di sospensione tra vita e morte, nell’incantesimo da anticipo di eternità. E’ la magia della costa frastagliata e sinuosa, selvaggia e dolce, invitante e ritrosa, spudorata  e pudica. E’ la Conca dei Marini ch si fissa, con fotogrammi da delirio di piacere, nella memoria di quanti hanno la ventura di gustare, centellinandolo, uno dei tratti di costa più belli della Divina Costiera. Ai “deportati del turismo”, irreggimentati dai tour operators, restano, invece, solo poche schegge di stupore, colte ed interiorizzate in quel laboratorio eterno d’arte della Natura che è la “Grotta dello Smeraldo”, dove l’acqua corteggia, carezza e penetra la roccia, la roccia gocciola rugiade di piacere sull’acqua ed il sole, discreto ed impalpabile, si insinua per i fori sotterranei a regalare pioggia di..smeraldi per le nozze bigame tra  terra cielo e mare. Questa è la Conca dei Marini che conosce, apprezza ed ama il turismo ricco dei vip delle ville appartate e della nautica da diporto o che si porta nel cuore con struggente nostalgia ed immortala nelle foto di gruppo e lega al souvenir da bancarella l’escursionista da tour de force, vittima del tempo e schiavo della guida.

     

    Ma c’è un’altra Conca più bella e meno conosciuta, la Conca che dalla strada, sprofonda a mare, s’inarca al cielo a tripudio d’orizzonte. E’ la Conca delle chiese e dei gradini, dei sapori e dei profumi, degli artigiani e dei contadini a custodia di orti che paion giardini. C’è la Conca del Santarosa, dove vergini votate ai silenzi operosi del Convento si inebriarono e si inorgoglirono al croccante profumo delle sfoglie a sigillo di creme pasticciere. E’ tradiziopne consolidata, infatti, che proprio dalla estrosità della manualità delle monache del Santarosa è nata la sfoglatella, che nella forma a triangolo riecheggia capuccio inamidato di suora o conchiglia screziata di mare, gli unici modellli consentiti nel volontario carcere della clausura.

     

    Da domani il Convento Santarosa,contenitore prestigioso di tante memorie storiche  e di tradizoni religiose, sarà un Albergo escluivo superlusso per i vip di mezzo mondo. Le celle che conobbero macerazioni di penitenza ed estasi mistiche da anticipo di paradiso delle monache votate alla flagellazione della carne con cilicio  accettato con sorriso saranno stanze dotate di tutti i confort spalancate sull’infinito di cielo e di mare della Grande Storia e dei Miti delle Sirene, che seducono ancora con la malia del paesaggio da Paestum e Castellabate nel Cilento Amalfi Sorrento Capri Positano da LI Galli a Licosa a fecondare notti d’amore, irripetibili altrove, dei vip dell’arte, dello spettacolo, della finanza e della politica di tutti i continenti.. C’è da giurare che i nuovi proprietari/gestori non faranno mancare ai loro ospiti le croccanti sfoglatelle per la prima colazione, a doverosa memoria di una bella pagina delle tradizioni conventuali del territorio.

     

    Giuseppe Liuccio

     

    g.liuccio@alice.it 

     

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