l´angolo della satira di positanonews.it Tabu´.

Più informazioni su

     L’angolo della satira di Positanonews.it Tabu’.

    Mario Monti in un recente intervento in una nota trasmissione televisiva ha difeso il decreto sulle liberalizzazioni. Il Premier ha fatto sapere di non temere le contestazione e di voler proseguire: “per anni si sono rispettati più gli interessi delle singole categorie che quelli generali”. Alla domanda se richiederà la fiducia, il capo del governo ha fatto sapere che da parte dei partiti c’è condivisione: “vedremo, ma le prime reazioni dei partiti sono positive”. La conduttrice ha poi toccato il tema più caldo quello dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e Monti ha risposto che può esistere un’Italia competitiva senza una riforma del mercato del lavoro. Nel determinare il costo dei prodotti entrano tante cose, il lavoro in modo importante” e ha lanciato un appello ai sindacati perché rivedano gli accordi: “io sono contrario a trattative che assumano la forma di tabù. Ci deve essere apertura mentale totale dai tre lati del tavolo al quale ci si siede: governo e parti sociali”.

    A proposito di “aperture mentali”. Ma in una fase così critica per l’occupazione è davvero necessario “liberalizzare” i lavoratori. Non sarebbe più saggio mettere mano alla liberalizzazione dei mercati dai monopoli e dagli oligopoli. Assicurazioni, frequenze tv, energia, trasporti, concessioni, credito e banche, autostrade ecc. ecc. Non sarebbe lungimirante per esempio riequilibrare la pressione fiscale a vantaggio del lavoro facendo pagare finalmente i grandi capitali, il mercato speculativo e tassare chi evade od elude il fisco. Insomma c’è uno squilibrio evidente tra i redditi tassati alla fonte (dipendenti e pensionati) e chi autodichiara.  Non sarebbe ragionevole tagliare la spesa militare che è improduttiva. Non sarebbe utile e necessario varare norme serie come nei maggiori paesi industrializzati sul conflitto d’interessi e sui Trust che liberino il mercato a nuovi competitori. Insomma accanirsi in modo terapeutico sui diritti dei lavoratori e sui salari (tra i più bassi d’Europa) è la strada sbagliata lungo la quale corre la recessione economica. Ed infatti…

    Saluti da Positanonews.it

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »