Venezia. "Twenty Pounds of Therica", opere su carta. foto

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    CONFERENZA STAMPA DI VENERDì 3 GIUGNO 2011 ORE 11.00

     

    IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DI ARTISTI INTERNAZIONALI STORICIZZATI

     

    E NELL’AMBITO DELLA 54esima BIENNALE DI VENEZIA.

     

     

     

    Promozione Pharmacy Industry Art Venice

      

     

    “Twenty Pounds of Therica”

     

    opere su carta

     

     

     

    Sestiere Giudecca, 619/a – Fondazione Luigi Nono ONLUS
    Venezia – Giudecca

     

    sabato 25 Giugno – domenica 25 Settembre 2011

     

    conferenza stampa Venerdì 3 Giugno ore 11.00

     

    Fondazione Luigi Nono ONLUS

     

    Con il Patrocinio della Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comune di Venezia

     

     

     

    Orario/opening hours 10.00-18.00

     

    chiuso il lunedì/closed on mondays

     

    Tel. +393388085170

     

    myspace.com/pharmacyindustry

     

    pharmacyindustry@gmail.com

     

     

     

    Curatori Gérard George Lemaire e Lucrezia De Domizio Durini

     

    Catalogo Electa-Mondadori

     

     

     

    Artisti presenti in mostra: George Baselitz, Joseph Beuys, Mario Bottinelli Montandon, Maurizio Cannavacciuolo, Paola Castagna, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Gerardo Di Crola, Mimmo Germanà, Jochen Gerz, Jörg Immendorff, Anselm Kiefer, Yves Klein, MarKus Lüpertz, Gian Ruggero Manzoni, Piero Manzoni, Patrizio Maria, Gabi Minedi, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, A.R. Penck, Sigmar Polke, Ulrich Rückriem, Anna Seccia, Emilio Vedova.

     

     

     

    L’evento in questione si pone quale risposta provocatoria del famoso critico francese Gérard George Lemaire e della nota e sempre attiva operatrice culturale Lucrezia De Domizio Durini alla Biennale di Venezia, quest’anno curata da Vittorio Sgarbi. La Pharmacy, promotrice della mostra, è solita creare eventi al fine di porsi con provocazione contro operazioni culturali le quali, secondo i responsabili della stessa, vengono a sminuire il “concetto” di arte italiana contemporanea. All’interno de La Pharmacy, antica sede di prodotti farmaceutici in quel di Mestre, sono ancora custoditi statue sansovinesche raffiguranti Galeno ed Esculapio, arredi, mosaici ottocenteschi, mortai, bilance, alambicchi, ampolle e vasi per contenere le spezie che andavano a formare anche la Triaca o Theriaca, antidoto per eccellenza per combattere i veleni (da ciò il titolo della mostra). Nel tempo, la Theriaca veneziana, il cui nome deriva da Therion, per indicare animali nocivi e velenosi, divenne famosa in tutto il mondo. La Pharmacy, allora, nel 1812, Manifatture Farmaceutiche Vendramin e Figli, grandi collezionisti d’arte, era considerata vero e proprio luogo di culto e di ritrovo di artisti, letterati, attori, politici e dei membri della Compagnie De Calza, ed è per questo motivo che gli eredi, da alcuni anni a questa parte, hanno voluto far tornareh in vita questo luogo storico e, sostenendo eventi di prestigio, sono andati a ricreare quelle atmosfera del passato che resero quei locali, e i prodotti che la manifattura produceva, celebri in Europa e anche nel mondo. Invece l’Archivio Luigi Nono è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono, allo scopo di raccogliere, conservare e promuovere il prezioso lascito del grande compositore musicale veneziano. Tale lascito consiste di manoscritti, lettere, nastri (230 bobine, fra materiali preparatori delle opere elettroniche, registrazioni delle prime assolute delle sue composizioni e di alcune interviste), libri e partiture, vinili (1.370, con registrazioni di musica popolare di ogni provenienza geografica, di discorsi e di canti politici nazionali e internazionali), fotografie, programmi, manifesti, recensioni e saggi critici sulle esecuzioni delle opere di Luigi Nono, nonché caricature, disegni e opere d’arte coi quali gli artisti di fama che operarono col maestro o che conobbero Nono lo omaggiarono. La mostra in questione, una volta lasciata la laguna, verrà allestita nelle sale del Kunsthaus Zürich – The Museum for Modern Art in Zurich – della direzione del quale Lucrezia De Domizio Durini fa parte.

     

     

    [Dal lancio-stampa ricevuto; segnalazione del critico d’arte Maurizio Vitiello.] 

     

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