BERLUSCONI TRA ATTACCO ALLE TOGHE E BATTUTE SULLA SUA OMOSESSUALITÁ

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    ROMA – Silvio Berlusconi torna a parlare di magistratura, nel suo intervento alla convention dell’associazione “Pdl-Al servizio degli italiani”, in corso in queste ore al Palacongressi di Roma. Il premier sottolinea «l’opportunità di una commissione di inchiesta per accertare se c’è una associazione a delinquere a fini eversivi nella magistratura».
    «Sono 17 anni che la magistratura tenta di farmi fuori», spiega, «considerandomi un ostacolo. Ma io sono ancora qui e ci sarò finchè sarà necessario per difendere la libertà degli italiani. Nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato». Poi prosegue: «Ai pm non interessa la condanna perchè sanno che non possono arrivarci. A loro interessa gettare fango mediatico su di me, sul Pdl e sul governo. Un presidente del Consiglio deve difendere il suo Paese in politica estera e deve essere per questo tutelato e non può essere distratto per delle bazzecole magari accadute 15 anni prima».

    Il premier, tra una battuta e l’altra –  «In tutti noi c’è il 25% di omosessualità, ce l’ho anche io, solo che dopo un attento esame ho scoperto che la mia è lesbica» – ricorda inoltre:
     «Il governo ha fatto tre leggi: il lodo Schifani, il lodo Alfano e il legittimo impedimento. Tutte approvate con tempi lunghissimi dal Parlamento ma che la Corte costituzionale ha abrogato e non sto a dare giudizi su quei giudici». 

    Berlusconi riprende anche il discorso circa la scuola pubblica e i suoi docenti: «La sinistra dice che io ho attaccato la scuola pubblica, non è vero. Io ho semplicemente detto che se una famiglia poco abbiente manda suo figlio in una scuola pubblica e per sua sfortuna si trova un’insegnante di sinistra che vuole inculcargli dei valori diversi rispetto a quelli della famiglia, lo Stato attraverso del Regioni deve intervenire e dare a quella famiglia il sostegno adeguato per mandare suo figlio in una scuola privata e cattolica».

    BERLUSCONI: “DAI DOCENTI DI SINISTRA VALORI ERRATI” «Mamma vuol dire amore e vita. E noi, proprio perchè vantiamo una cultura che predilige l’amore e rifiuta l’invidia e l’odio, cerchiamo di essere un governo amico delle donne, soprattutto delle mamme. Credo davvero che nessun governo abbia fatto tanti provvedimenti in favore quanto il nostro». Lo ha sottolineato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel messaggio inviato al convegno promosso oggi a Padova dall’Associazione Internazionale delle Mamme. Il premier ha quindi ricordato tutti i provvedimenti promossi dal suo governo in favore della famiglia: «Abbiamo tutelato la famiglia con il bonus bebè, il piano casa, gli affitti agevolati per le giovani coppia, le riduzione dei costi scolastici e il bonus per la scuola privata, perchè i genitori possano scegliere liberamente quale educazione dare ai loro figli, e sottrarli a quegli insegnanti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi da quelli della famiglia». E ancora il presidente del Consiglio ha ricordato che «abbiamo fatto leggi che puniscono severamente la violenza sessuale, abbiamo introdotto il reato di stalking contro gli ‘atti persecutorì contro le donne». Nel suo messaggio al convegno promosso a Padova dall’Associazione Internazionale delle Mamme, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è quindi detto «convinto che voi donne siete più brave di noi uomini, a scuola, nell’università, sul lavoro, siete più puntuali, più precise, più responsabili. Sapete individuare per istinto la soluzione più giusta per i vari problemi, mentre noi uomini per arrivarci dobbiamo percorrere dei giri complicati». «Anche per questo -ha sottolineato quindi il premier- ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e madri, che sono attivissime e bravissime». In conclusione il presidente del Consiglio nel suo messaggio scrive «care mamme, vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società».

    “INSEGNANTI DI SINISTRA DANNO VALORI DIVERSI” Silvio Berlusconi, in un messaggio inviato a Padova a una riunione dell’Associazione nazionale delle mamme, ha sottolineato che i genitori oggi possono scegliere liberamente «quale educazione dare ai loro figli e sottrarli a quegli insegnamenti di sinistra che nella scuola pubblica inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia». Il premier, parlando dell’azione del governo ha ricordato l’introduzione di leggi contro la violenza sessuale e il reato di stalking. Si è detto quindi convinto delle grandi capacità delle donne: «siete più brave di noi uomini, a scuola, sul lavoro, siete più puntuali , più precise e più responsabili. Anche per questo ho voluto che nel nostro governo ci fossero ministri donne e mamme che sono attivissime e bravissime». «Care mamme – ha concluso – vi garantisco che il governo continuerà a lavorare con lo stesso entusiasmo e con lo stesso impegno per valorizzare il vostro ruolo nella famiglia nel mondo del lavoro e nella società». Berlusconi nella nota si è congedato con «un bacio e un saluto affettuoso a tute voi con l’augurio che possiate realizzare tutti i progetti e i sogni che avete nella mente e nel cuore».

    PD: “SOLO RETORICA” «Con il governo Berlusconi ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento». La responsabile politiche per la famiglia e terzo settore del Pd Cecilia Carmassi commenta così il messaggio che il premier ha inviato alla riunione dell«Associazione nazionale delle mammè a Padova. »Sulla famiglia e sulle donne, solo retorica e falsità – aggiunge – non so con quale faccia, Berlusconi possa affermare di sostenere e tutelare la maternità quando uno dei primi atti del suo governo è stato quello di cancellare il divieto delle dimissioni in bianco: con il governo Berlusconi ogni donna che aspetta un figlio è a rischio licenziamento attraverso la pratica di far firmare alle donne, al momento dell’assunzione, un foglio di dimissioni in bianco«. »Non so con quale coraggio Berlusconi – prosegue – riesca a parlare di aiuti sulla casa e sugli affitti. Il suo governo ha praticamente azzerato il fondo nazionale per il contributo sugli affitti e non è in grado di sostenere un piano d’edilizia pubblica rivolto alle giovane coppie e alle famiglie numerose. Da quest’anno grazie ai tagli di Berlusconi e di Tremonti, l’Italia è fanalino di coda in tutta Europa sui finanziamenti alle politiche sociali e alle politiche per la famiglia«. »Tutto il resto – conclude – è retorica elettorale, offensiva dell’intelligenza degli italiani e delle italiane«.

    fonte:leggo                   scelto da michele de lucia

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