Entra nel vivo l´omaggio a Pina Bausch al teatro Tin di Napoli

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Teatro Tin (Teatro Instabile Napoli)

Vico Fico Purgatorio ad Arco, 38

24-25 Marzo 2011
Entra nel vivo la rassegna

  “Omaggio a Pina Bausch Seconda edizione

 


 


Giovedì 24 marzo, dalle 21, all’interno della rassegna “omaggio a Pina Bausch II ed.” due diverse performance si alterneranno sul palco del teatro Tin. La prima è Il Papavero Viola, con le coreografie di Carla Amato, Rosalba Cesare e Laura De Sangro. A seguire sarà la volta di Trittico con Antonella Pugliese e Luca Russo.
Venerdì 25 marzo invece, sempre a partire dalle 21,
saranno tre gli spettacoli rappresentati: si parte con Suite di Thalassa (Mare…tra le terre) con le coreografie di Arturo Cannistrà e Daniela Porciello, seguiranno poi La settima stanza con le coreografie di Daniela Pociello e Tre con le coreografie di Emma Cianchi.

 

 

 Giovedì 24 marzo ore 21.00 

Vesuvio Danza
in
“Il Papavero Viola”

Coreografie di Carla Amato, Rosalba Cesare, Laura De Sangro
Musiche di I. Stravinsky ( La sagra della Primavera )


Note de “Il Papavero Viola”:

 

La nostra Sagra è un invito a ricordare le infinite lotte del passato,che ci consentono di godere oggi di alcuni privilegi….privilegi che noi diamo per scontato.

Uomini come Jan Palach a Praga, hanno dato la vita per i proprio ideali. Donne come Neda hanno combattuto fino alla morte per poter riavere la loro libertà..

Ai giorni nostri,Uomini e Donne come loro sono rarissimi…..e da qui la similitudine con il Papavero Viola:un fiore che nasce e cresce solo in alcune circostanze.

Quali sono gli eroi dei nostri giorni diventati modello di vita?

I tornisti,le veline?

Domanidamo in giro:<>, la risposta potrebbe essere:<>.  

 

 

Aton – Dino Verga Danza

in

Trittico

Con Antonella Pugliese e Luca Russo

(Estratto da “Punto di fuga”)
Ideazione, coreografia e regia

Dino Verga

Musiche

Autori Vari

Consulenza musicale

Luca Russo 

 

Note di “Trittico”:


Claude Monet si portava dietro una frustrazione, poiché credeva di non essere in grado di riprodurre fedelmente ciò che osservava. Tutti vedevano ciò che vedeva il grande pittore impressionista, ma lui percepiva quel che nessun altro riconosceva.
Il punto di fuga che Monet lamentava è quel fattore che non riusciva ad esprimere come avrebbe voluto.
Ed è quel punto di fuga irrappresentabile, che però misteriosamente è comunque presente nelle sue opere, ad avere la potenza di affascinare.
Come davanti a un tramonto, l’emozione che fiorisce non è contenibile in un concetto, o nell’insieme, seppur armonioso, di nuvole, luce, cielo, riflessi.
C’è un punto di fuga, che è sperimentabile ma non calcolabile.
C’è qualcosa di vivo che fa vibrare ma che non potremmo mai riprodurre meccanicamente.
E senza questo il cuore non potrebbe tremare.
Che questo punto di fuga si chiami Dio o Allah, che sia un ideale o la scienza, sia la natura o l’arte è l’avventura umana più affascinante che esista, come doveva essere per Monet il lasso tra il riconoscimento del mistero della ninfa e l’urgenza di afferrarla in modo definitivo.
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale.

Paradiso · Canto XVII 

 

 

 

Venerdì 25 marzo

ArtDance Company di AnnaMaria di Maio

in

 “ Suite di Thalassa “ (Mare …tra le terre)

Musica A.A.V.V.
Coreografia Arturo CANNISTRA’ – Daniela PORCIELLO

Regia Arturo CANNISTRA’
Consulenza Musicale Alessandro BALDRATI
Voce Recitante Enrico VAGNINI

 

Lo spettacolo inizia con un’onda che racchiude in sé tanta energia, dove risiedono i corpi dei danzatori in attesa di raccontare se stessi.

Corpi che si spogliano della vita metropolitana per tuffarsi in un mare che li porta a vivere sensazioni ed emozioni tipiche delle isole mediterranee.

In contrasto la corsa frenetica scandisce il tempo di oggi, ma l’uomo sa che c’è sempre un’isola ad attenderlo!

 

Andranno in scena nella stessa serata “La settima stanza” con le coreografie di Daniela Pociello e “Tre“ con le coreografie di Emma Cianchi.

 

 

 

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