BENEVENTO, INCHIESTA SUI FALSI INVALIDI. 54 INDAGATI TRA MEDICI, PENSIONATI E AVVOCATI

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Per irregolarità nella corresponsione di pensioni di invalidità e di accompagnamento pagate dall’Inps, da ieri vengono notificati 54 avvisi di conclusione delle indagini agli indagati. Vi sono coinvolti medici, avvocati, pensionati casalinghe, impiegati e operai. Un’indagine portata avanti dal sostituto procuratore della Repubblica Antonio Clemente e che ha visto finora un diniego da parte del Gip Flavio Cusani a concedere provvedimenti restrittivi. Per i sei indagati per cui erano stati chiesti questi provvedimenti nel mese di luglio, è ora pendente un ricorso davanti al tribunale del Riesame di Napoli. Si tratta degli indagati Teresa Suero, Santino Maria Suero, Gerardo Casucci, Paolo Cavalli, Michele Selvaggio, Pierluigi Vergineo. Gli avvocati hanno discusso le singole posizioni e ora si attendono le decisioni dei magistrati partenopei. Sono finiti nel mirino dei carabinieri della Compagnia di Cerreto Sannita una serie di ricorsi finalizzati ad erogazioni pensionistiche in un periodo che va dal novembre del 2007 al febbraio del 2010. L’accusa ha ravvisato vari reati anche se, tenendo conto dei ruoli diversi avuti dai vari indagati e quindi delle posizioni processuali differenziate. I reati contestati vanno dalla truffa in danno dello Stato, alla falsità materiale e ideologica commessa da pubblico ufficiale e da privato alla falsa perizia. Secondo gli inquirenti venivano istruite delle pratiche per ottenere pensioni e altri benefici assistenziali, per lo più pensioni di invalidità e di accompagnamento. Alla base di questi ricorsi c’erano certificazioni mediche attestanti, secondo l’accusa, false patologie. Inoltre c’era chi millantava conoscenze e chi raggiungeva intese, con coloro che erano stati chiamati a fare le perizie, facendo così risultare false infermità. Un modo di operare che poi inducevano in errore i pubblici impiegati addetti alle consulenze d’ufficio. In qualche caso anche i consulenti di ufficio venivano coinvolti nelle illecite corresponsioni pensionistiche. L’accusa ha quantificato il danno in circa cinquecentomila euro. I destinatari ora hanno venti giorni per depositare eventuali memorie difensive produrre documenti chiedere di essere interrogati per chiarire la loro posizione. Poi il Pm tirerà la conclusione di queste indagini. Alla base delle indagini vi sono, come ormai è consuetudine, numerose intercettazioni telefoniche e ambientali. Ma il via alle indagini si era avuto perchè in valle Telesina era stato bloccato ed imputato una persona che si faceva consegnare del denaro promettendo poi di far ottenere a chi gli aveva versato il denaro l’assegno pensionistico. I carabinieri erano risaliti alle amicizie che aveva colui che era stato scovato e sono venuti fuori altri nominativi di partecipanti a queste irregolarità collegate ai complessi iter procedurali che pur caratterizzano queste erogazioni pensionistiche. Ma per la Procura le varie verifiche venivano raggirate. Nel corso delle indagini la Procura ha anche nominato un consulente che ha sottoposto a visita alcuni di coloro che avevano ottenuto i benefici esibendo la relativa certificazione. Alcuni degli indagati hanno già designato i loro difensori tra questi gli avvocati Andrea De Longis junior, Vicenzo Regardi, Antonio Leone, Mario Girardi, Sergio Clemente,Luca Russo. Gli altri lo faranno nelle prossime ore quando avranno avuto le varie notifiche.

M.P.

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