Giugliano. Spara al vicino per colpa delle pecore

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Giugliano. Si sa, l’erba del vicino è sempre più verde. Sarà per questo che alcune pecore preferivano pascolare sempre sul fondo ben curato del vicino; Lui, Antonio D’Ausilio, cinquantaquattro anni, proprio non tollerava più la vista di queste pecore sul suo campo. E allora che si fa? Si punisce chi non è in grado di addomesticare le proprie pecore. Così, per qualche belare di troppo scatta l’ennesima, banale, lite fra vicini, si sfiora la tragedia. Era quasi mezzogiorno della vigilia dell’Epifania, quando il cinquantaquattrenne, già noto alle forze dell’ordine, armato di fucile da caccia spara tre colpi contro il proprietario del fondo confinante, Pasquale Luongo. La vittima, trentenne incensurato, alleva da anni le sue pecore su di un fondo in località Varcaturo, alla via Grotta Dell’Olmo. Raggiunto alla schiena, alle gambe ed alle braccia da diversi pallini di cartuccia calibro dodici, il trentenne, è stato prontamente soccorso da un’autoambulanza del servizio 118 e trasportato al vicino presidio ospedaliero di Pozzuoli, La Schiana. La vittima, ricoverata ma non più in pericolo di vita, è stata operata d’urgenza per consentire l’estrazione dei pallini. Dopo poche ore dall’accaduto gli uomini dell’arma della locale stazione, dopo le prime indagini hanno sottoposto a fermo per tentato omicidio il bracciante agricolo D’Ausilio, indiziato del ferimento di Pasquale Luongo. Non era la prima lite tra i due per motivi futili, ma mai prima si era raggiunto questa follia omicida. La violenta lite a causa del pascolo degli animali di Luongo sul terreno del D’Ausilio, ha scatenato l’ira di quest’ultimo che imbracciando il proprio fucile regolarmente detenuto, ha sparato contro il giovane ben tre volte. Sul posto, durante i rilievi tecnici, i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno ritrovato e sequestrato tre cartucce da caccia, tutte calibro dodici. L´arma da fuoco è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro insieme a cento cartucce dello stesso calibro. Il cinquantaquattrenne, dopo il ferimento, ha tentato di dileguarsi ma è stato rintracciato, appena sei ore dopo la sparatoria, nelle campagne vicine alla sua abitazione e assegnato alla casa circondariale di Poggioreale. Agli inquirenti, ai fini probatori per la certa identificazione dell’autore del reato di tentato omicidio, le indagini dello stub per ricercare i residui dello sparo. Gli inquirenti stanno, poi, verificando se vi fossero dei testimoni che possano aiutare a ricostruire con precisione la dinamica del ferimento.

Adele Pianese Il Mattino di Napoli

scelto da Michele Pappacoda

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