DDL SICUREZZA: OK DAL SENATO, ORA E´ LEGGE

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     ROMA – L’Aula del Senato ha definitivamente approvato il ddl sulla sicurezza, da oggi legge dello Stato. I voti favorevoli sono stati 157, quelli contrari 124 e 3 gli astenuti. Hanno votato a favore PdL, Lega Nord e MpA. Contro si sono espressi Pd, Italia dei Valori e Udc.

    ROMA – In meno di ventiquattr’ore il governo porta a casa la terza fiducia del Senato sul ddl sicurezza. I voti a favore sono stati 161, quelli contrari 124, E 2 gli astenuti. Il provvedimento e’ sulla linea del traguardo, visto che in tarda mattinata sono previste le dichiarazioni di voto e il voto finale sul provvedimento che, approvato senza modifiche rispetto al testo della Camera, diventa legge dello Stato.

    La fiducia, che segue l’analoga iniziativa presa a maggio a Montecitorio per far approvare il ddl, è considerata dalla maggioranza come prova della determinazione del governo ad onorare le promesse fatte all’elettorato in tema di sicurezza e immigrazione clandestina, senza ulteriori indugi. Al contrario, l’opposizione, con il Pd in testa, vede in questo ennesimo ricorso alla fiducia un segno di debolezza di un centrodestra che ha i numeri in Parlamento per farne a meno ma proprio su questo tema è diviso e sconta l’egemonia della Lega Nord, che ha sempre considerato questo ddl un fiore all’occhiello del suo impegno legislativo.

    “Dopo un anno di discussione la fiducia – ha detto Maurizio Gasparri – sottolinea la priorità di un ddl a lungo discusso e che è uno dei capisaldi della nostra azione. Per il capogruppo del Pdl al Senato, il Parlamento ha avuto tutto il tempo per legiferare sulla materia con “arricchimenti e contribui” venuti prima dal Senato e poi dalla Camera. Argomento ripreso dal capogruppo del Carroccio al Senato che ha elogiato l’iniziativa del governo e ha accusato la minoranza di “fare polemiche sterili”. “D’altra parte – ha sostenuto Federico Bricolo – sono diventati il partito del no su ogni proposta, pure sui temi come il contrasto all’illegalità tanto sentiti dai cittadini”. Sul leit-motiv del “a noi interessano i fatti e il giudizio dei cittadini” diversi senatori, soprattutto della Lega, hanno difeso la scelta del governo. “Pongono la fiducia – ha obiettato Anna Finocchiaro – perché non hanno fiducia che tutti votino allo stesso modo, il centrodestra su questo testo è profondamente diviso”. La presidente dei senatori del Pd ha sostenuto che “si sta per approvare uno dei ddl più orribili, inutili e dannosi che siano stati concepiti, la cui inutilità è pari solo alla sua capacità offensiva nei confronti dei più elementari diritti umani: dal diritto al matrimonio, al diritto di far nascere un figlio”. Anche per il capogruppo dell’Udc dietro la decisione dell’esecutivo “c’é la paura del voto segreto e la volontà di imporre il pensiero unico leghista”. Intanto, anche oggi, il presidente della Camera Gianfranco Fini, pur non commentando la fiducia al Senato si è distinto dal coro di assenso del centrodestra sulla sicurezza sostenendo che “non si può pensare di affrontare il tema dell’ immigrazione solo con politiche domestiche” perché “sarebbe come porre francobolli su una parete grande chilometri

    ansa.it                   inserito da Michele De lucia

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