Violenta devastazione su Monte Faito

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un prodotto editoriale. giovedì, 18 giugno 2009

Violenta devastazione su Monte Faito

L’aggressione selvaggia all’ambiente sembra ormai essere diventato il tratto distintivo della impunità dell’amministrazione di Gennaro Cinque a Vico Equense, con pesanti silenzi dell’Assesorato all’Ambiente della Regione Campania  e dell’ Ente Parco, il cui presidente è un elemento di spicco di Lega Ambiente. Cosa sta succedendo è presto detto. Una zona del Monte Faito, per la precisione quella che ospitava da anni la Festa della Castagna e che costituiva un punto di riferimento per gli amanti del pic- nic è stata oggetto, in questi ultimi giorni, di un devastante intervento di manipolazione che ha letteralmente stravolto la forma stessa del sito. L’andamento del terreno, fino a qualche giorno fa leggermente degradante da valle verso monte e che costituiva nell’insieme un pregevole contesto ambientale tipico del Faito oggi non esiste più. Sbancamenti, splateamenti, tagli devastanti imposti a piante secolari, opere di sostegno e terrapieni non necessari sono stati contrabbandati come “opere di ingegneria naturalistica” e costituiscono gli elementi più significativi di un massiccio intervento, la cui” urgenza” ha imposto anche di lavorare di domenica e fino a sera inoltrata. Colpisce in questa operazione la virulenza e la selvaggia devastazione dell’intervento: vedere quel posto oggi cosa è diventato rispetto a come era, credo debba far riflettere tutti su altri sicuri e prevedibile scempi del genere. Lo stravolgimento di quest’area è stato fatto per ospitare una manifestazione floreale, il Mediflor Festiva, inserito in un più ampio progetto Oceano Verde Faito come riportava Il Mattino del 16/06/09, un progetto che, se prevede altre devastazioni del genere deve assolutamente essere fermato, un progetto realizzato con soldi regionali o comunali, nel nome del quale, si manomettono le caratteristiche morfologiche di una montagna con interventi su un’area di cui non si conosce la proprietà, considerato che il Monte Faito sarebbe stato acquistato dalla Regione e dalla Provincia. Come previsto dal progetto Oceano Verde Faito, si dovranno realizzare altre tre manifestazioni sulla montagna: quanti e quali altre zone saranno devastate? Il WWF ha presentato un esposto, che fine farà questo esposto tenuto conto di quanto è già successo per quelli presentati per via Antignano e sul sentiero Prezzano/Monte Comune? Cosa fa l’Ente Parco? E dov’è la tutela ambientale della Regione e della Soprintendenza?

un prodotto editoriale.

giovedì, 18 giugno 2009

 

 

L’aggressione selvaggia all’ambiente sembra ormai essere diventato il tratto distintivo della impunità dell’amministrazione di Gennaro Cinque a Vico Equense, con pesanti silenzi dell’Assesorato all’Ambiente della Regione Campania  e dell’ Ente Parco, il cui presidente è un elemento di spicco di Lega Ambiente. Cosa sta succedendo è presto detto. Una zona del Monte Faito, per la precisione quella che ospitava da anni la Festa della Castagna e che costituiva un punto di riferimento per gli amanti del pic- nic è stata oggetto, in questi ultimi giorni, di un devastante intervento di manipolazione che ha letteralmente stravolto la forma stessa del sito. L’andamento del terreno, fino a qualche giorno fa leggermente degradante da valle verso monte e che costituiva nell’insieme un pregevole contesto ambientale tipico del Faito oggi non esiste più. Sbancamenti, splateamenti, tagli devastanti imposti a piante secolari, opere di sostegno e terrapieni non necessari sono stati contrabbandati come “opere di ingegneria naturalistica” e costituiscono gli elementi più significativi di un massiccio intervento, la cui” urgenza” ha imposto anche di lavorare di domenica e fino a sera inoltrata. Colpisce in questa operazione la virulenza e la selvaggia devastazione dell’intervento: vedere quel posto oggi cosa è diventato rispetto a come era, credo debba far riflettere tutti su altri sicuri e prevedibile scempi del genere. Lo stravolgimento di quest’area è stato fatto per ospitare una manifestazione floreale, il Mediflor Festiva, inserito in un più ampio progetto Oceano Verde Faito come riportava Il Mattino del 16/06/09, un progetto che, se prevede altre devastazioni del genere deve assolutamente essere fermato, un progetto realizzato con soldi regionali o comunali, nel nome del quale, si manomettono le caratteristiche morfologiche di una montagna con interventi su un’area di cui non si conosce la proprietà, considerato che il Monte Faito sarebbe stato acquistato dalla Regione e dalla Provincia. Come previsto dal progetto Oceano Verde Faito, si dovranno realizzare altre tre manifestazioni sulla montagna: quanti e quali altre zone saranno devastate? Il WWF ha presentato un esposto, che fine farà questo esposto tenuto conto di quanto è già successo per quelli presentati per via Antignano e sul sentiero Prezzano/Monte Comune? Cosa fa l’Ente Parco? E dov’è la tutela ambientale della Regione e della Soprintendenza?

 

FRANCO CUOMO

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