STUPRO GUIDONIA, SEI I ROMENI FERMATI AGGIORNAMENTO foto

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    ROMA – Cinque giorni di continue indagini e una ininterrotta caccia che non ha risparmiato insediamenti abusivi, baracche e appartamenti occupati da stranieri dell’Est Europa da parte di centinaia di carabinieri hanno consentito di fermare la scorsa notte sei romeni accusati di aver violentato nella notte tra giovedì e venerdì scorsi a Guidonia, alle porte di Roma, una giovane di 21 anni e picchiato il suo fidanzato di 24 anni rinchiuso nel bagagliaio della loro auto senza poter difendere la sua compagna.

    Quattro dei romeni fermati stavano tentando la fuga e sono stati bloccati dai militari al casello autostradale di Tivoli a bordo di una Bmw. I sei sono tutti incensurati: quattro sono accusati di violenza sessuale e rapina aggravata mentre per due l’accusa è di favoreggiamento, perché avrebbero coperto il branco fornendo alla banda alloggio e protezione subito dopo lo stupro quando è scattata la caccia all’uomo.

    All’uscita dalla stazione dei carabinieri di Guidonia di uno dei sei romeni fermati per lo stupro c’é stato un tentativo linciaggio da parte della folla che assedia la stazione. “Maiali, bastardi” e “Consegnatelo al padre della ragazza”: queste le grida delle decine di persone. L’arresto-record del branco mette fine all’incubo che in questi giorni ha tenuto alta la tensione, non ha risparmiato polemiche e strumentalizzazioni, ma ha anche innescato nel paese vicino a Roma manifestazioni di protesta sfociate la sera di sabato scorso in raid di stampo razzista: un gruppo di giovani che aveva partecipato a una iniziativa di Forza Nuova ha aggredito cinque albanesi e quattro romeni.

    Il risultato raggiunto dagli uomini del comandante provinciale dell’Arma, diretti dal del generale Vittorio Tomasone e dal colonnello Rosario Castello di Frascati è valso il plauso unanime, a partire da quello del sottosegretario all’ Interno Alfredo Mantovano e del sindaco di Roma Gianni Alemanno “E’ la fine di un incubo, ringrazio i carabinieri”, sono state le prime commosse parole della giovane vittima alla notizia del fermo dei responsabili dello stupro. In lacrime ha voluto ringraziare i carabinieri. “E’ fatta giustizia: ora non faranno più male a nessuno, non faranno a un’altra donna quello che hanno fatto a me”. La Procura di Tivoli in giornata potrebbe disporre un confronto tra la ragazza vittima dello stupro e i cinque romeni arrestati la scorsa notte, sospettati di essere il branco di stupratori e rapinatori.

    MARONI, A ROMA EMERGENZA CAMPI ROM – “Il 58% degli stupri, in Italia, è commesso da italiani, il 9% da romeni. A Roma i numeri sono diversi: il 35% è commesso da italiani e il 31% da romeni. Questo accade perché a Roma c’é una forte concentrazione, per questo l’emergenza campi nomadi è più forte”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni durante la trasmissione Porta a Porta spiegando quali sono le misure che si stanno attuando su questo tema. “Il primo atto – ha detto – è stato il censimento. Poi, entro fine maggio 2009, termineremo la programmazione degli interventi che prevedono lo smantellamento dei campi abusivi, la creazione di campi attrezzati e la scolarizzazione dei bambini che, secondo i dati del censimento sono circa la metà, spesso costretti alla prostituzione”.

    STUPRO CAPODANNO: ALEMANNO, DOMICILIARI SCELTA SBAGLIATA  – “Un pm che non chiede gli arresti ma che accetta i domiciliari vive fuori dal mondo perché rispetto a un reato grave, 48 ore di galera e basta, è una follia”. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno durante la registrazione di Porta a Porta in merito alla concessione degli arresti domiciliari al giovane che ha confessato di avere stuprato una ragazza durante ‘Amore ’09’ il veglione di San Silvestro organizzato alla nuova fiera di Roma. In situazioni del genere, per il sindaco, “così come nel caso dell’omicidio Reggiani, se non si dà l’ergastolo, ma quando di deve dare?”. Quella dei domiciliari, ribadisce Alemanno, “é una scelta sbagliata”.

    STUPRO CAPODANNO: MARONI, DECISIONE CHE GRIDA VENDETTA – Quella di concedere gli arresti domiciliari al giovane che lo scorso 31 dicembre ha stuprato una ragazza durante il veglione ‘Amore ’09’ “é una decisione che grida vendetta”. Questo è il commento del ministro dell’Interno Roberto Maroni che, durante la registrazione di Porta a Porta, ha espresso il suo disaccordo con la scelta del pm che, secondo il titolare dell’Interno dovrebbe “chiedere la custodia cautelare in carcere viste le dichiarazioni del gip”. Il conduttore Bruno Vespa, infatti, ha letto durante la trasmissione le motivazioni del giudice per le indagini preliminari. Maroni non ha dubbi: “Faremo in modo che non possa mettere la testa fuori di casa e che i suoi siano veri domiciliari”.

    ROMA – I carabinieri del comando provinciale di Roma del gruppo di Frascati hanno arrestato nella notte la banda di romeni che ha violentato nella notte tra giovedì e venerdì scorso una giovane di 21 anni picchiando brutalmente il suo fidanzato a Guidonia, vicino a Roma. Secondo quanto si è appreso, insieme ai cinque della banda sono stati fermati anche altri romeni le cui posizioni sono al vaglio della procura di Tivoli. Nei loro confronti potrebbero scattare le accuse di favoreggiamento per aver aiutato la banda a nascondersi.

    CORRIERE.IT  Inserito da Michele De Lucia

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