Ravello, L’antica arte di costruire le "Volte" foto

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Il tempo in cui in Costiera Amalfitana si usava costruire le case coprendole con “volte” di ogni forma: a “Botte”, a “Crociera”, a “Vela”, a “Lunetta”, a “Cupola”, per poi adornarle con aperture di archi e di bifore,  sembra definitivamente tramontato. Oggi, tutto al più, si restaura quello che anticamente è stato costruito. Pochissimi “Mastri” in tempi recenti hanno imparato l’arte di costruire “Volte”, come pochissimi anziani che di quel mestiere sono stati maestri oggi vivono di orgogliosi ricordi. Uno di questi lo troviamo a Ravello e risponde al nome di  Francesco Mansi, classe 1922. Mastro Francesco ci  racconta che, fino a qualche anno fa, riusciva da solo ad “armare” le sagome di legno  sulle quali veniva adagiato un leggero getto di calcestruzzo o, addirittura, solamente delle pietre a incastro dopo averle sapientemente scalpellate. La sua abilità era ricercata soprattutto per restaurare o ricostruire le Volte crollate di monumenti e di case antiche.


Solo guardando i suoi lavori eseguiti al centro di Ravello, egli ci ricorda  di essere stato capo Mastro nella ricostruzione di tre “Volte” da tempo crollate all’interno di Villa Rufolo e l’intera copertura con “Volte a crociera” di una antichissima costruzione attaccata alle altrettanto antiche porte d’accesso di Ravello, oggi adibita a ristorante.


Non a caso Francesco discende da una famiglia di Mastri: figlio di Alfonso, nipote di Bonaventura e pronipote di Francesco che partecipò da protagonista alla ricostruzione della Chiesa di Santa Trofimena di Minori per volere del Vescovo Silvestro Stanà a partire dal 1750. “I minoresi più anziani conosceranno senz’altro Mastro Michele – ci dice – che discende da una famiglia di scalpellini di Roccapiemonte chiamati all’epoca dal mio bisnonno per adornare la Chiesa di Minori”.


Oggi, Mastro Franceso, all’età di 86 anni, per sola passione, ha trasformato la sua casa, proprio di fronte alla Chiesa dell’Annunziata, in un laboratorio dove si dedica alla scultura del marmo e a composizioni in bassorilievo di marmo e mosaici. Se la forza fisica si è attenuata col passare degli anni, le sue mani continuano a creare e modellare opere di tutto rispetto. 


 


Gino Amato


Francesco Mansi, the wise work of a local master

How many local masters produced the famous houses with their specific forms known as barrel, cruise, sailing,  bezel,  dome, which today makes the architecture of the Amalfi coast so charming?
And who still remembers the players that helped characterized the towns, including Ravello?
Nearly all traces have been lost, vanished in the time that passes.
But one in particular, Francesco Mansi, born in 1922, is brought to mind by Gino Amato, who in an article recalled the work of this craftsman who lives in Ravello.
His ability was attributable mainly to restore or rebuild the collapsed vaults of monuments and ancient houses.
“Just watching his work performed at the centre of Ravello – Amato writes – he reminds us that he was head master in the reconstruction of three” vaults ” that had long ago collapsed inside Villa Rufolo and the entire coverage with” cross vaults of an ancient building attached to the equally ancient gateways of Ravello, now used as a restaurant. ”
Mastro Franceso, at the age of 86 years, has turned his house (located in front of the Church of Annunziata), into a laboratory where he devotes himself to sculpture and compositions of marble, bas-relief in marble and mosaics.
But his real passion flows in the veins: Francesco descends from a family of masters; son of Alfonso, grandson of Bonaventura, great grandson of Francesco a protagonist who participated in the reconstruction of the Church of Santa Trofimena of Minori for the will of Bishop Silvestro Stana from 1750.
An entire generation of great masters, who made the coast architecturally beautiful, helping to make it famous in the world.


 

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