BOMBA A SALERNO, ANCORA DISAGI. ATTESA PER 5.000 SFOLLATI

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hanno atteso in strada, altri, noncuranti del pericolo, hanno preferito restare nelle loro case (rischiando una denuncia). In ogni caso, sono circa cinquemila gli sfollati a Salerno a causa di un ordigno bellico ritrovato durante i lavori di scavo in un cantiere di via Rafastia, nel quartiere del Carmine. È stata, dunque, una notte di attesa e di disagio per migliaia di salernitani. All’alba, intanto, è stata riaperta la linea ferroviaria Napoli-Battipaglia sulla quale il traffico dei convogli era stato interrotto ieri dopo il ritrovamento della bomba. Il capitano dell’esercito Fabio Fazino detta i tempi: domenica disinnescheremo la bomba, ma non sarà un’operazione semplice.
Una cinquantina di sfollati hanno trascorso la notte nella scuola media Medaglie d’oro, assistita dal personale della Protezione Civile. Molti hanno trovato ospitalità presso parenti ed amici. Per decidere eventuali interventi sull’ordigno da parte degli artificieri occorrerà attendere 144 ore dal momento del ritrovamento, in quanto la pala meccanica che ha toccato con il suo braccio la bomba potrebbe anche aver attivato un meccanismo d’innesco chimico che ha, appunto, un tempo massimo di funzionamento di 144 ore.
BOMBA INGLESE – Si tratta di una bomba inglese di 227 chilogrammi della seconda guerra mondiale: è rispuntata dal sottosuolo, durante i lavori di scavo in un cantiere di via Rafastia, per trasformare una vasta area di Salerno in città-fantasma per sei giorni. Perché dalle 20 di ieri sera, lunedì 8, non appena è apparsa evidente la pericolosità dell’ordigno bellico, che può scoppiare in qualsiasi momento dopo essere stato attivato involontariamente dagli operai che lavoravano nel cantiere, è scattata l’evacuazione di 5.000 residenti di una zona centrale della città compresa in perimetro di 250 metri dal luogo di ritrovamento della bomba. E fino a domenica prossima, giorno previsto per il disinnesco, nel quadrilatero tra via Pio XI, piazza San Francesco- parte di via Carmine, piazzetta dei Mutilati- via Arce ed il Trincerone Ferroviario (sul tratto da via dei Principati a via Vernieri) nessuno potrà entrare perchè tutti i varchi saranno transennati e presidiati dalle forze dell’ordine. Caos traffico: le auto in uscita dall’A 30 Napoli-Salerno, che vorranno raggiungere il centro cittadino, saranno deviate sullo svincolo di Fratte per la chiusura al traffico di via Pio XI. La macchina della protezione civile e del servizio sanitario è scattata immediatamente.
IL PREFETTO – Ieri sera il prefetto Claudio Meoli ha convocato una riunione permanente del Comitato per la sicurezza al quale hanno preso parte il sindaco Vincenzo De Luca, gli assessori Augusto De Pascale ed Ermanno Guerra, i tecnici municipali, i rappresentanti delle forze dell’ordine, del servizio sanitario e del volontariato. Nel corso dell’incontro è stato predisposto sia il piano di evacuazione che quello di soccorso. Tre i punti di accoglienza dove i cittadini, che non hanno possibilità di essere ospitati da familiari, troveranno alloggio provvisorio: lo stadio Vestuti, trasformato in centro di prima accoglienza dove ieri notte sono stati anche dispensati i primi pasti; la clinica Tortorella, struttura sanitaria privata che ha messo a disposizione alcune stanze; la scuola Medaglie d’Oro dove la protezione civile ha sistemato nelle aule circa 150 brandine (ma come detto sono state utuilizzet solo per un terzo). Ai vigili urbani, muniti di megafono, il compito di avvertire gli ultimi residenti rimasti in casa. «Le operazioni di evacuazione si stanno svolgendo nel pieno controllo e con il massimo ordine — ha rivelato il sindaco Vincenzo De Luca che, ieri sera, ha anche effettuato un sopralluogo nella zona rossa — inoltre per evitare azioni di sciacallaggio i vigili urbani e le forze dell’ordine presidieranno l’intera area».
SCUOLE CHIUSE – Ordinanza di chiusura anche per il liceo Tasso e l’istituto commerciale Genovesi, l’asilo nido di via Vernieri, la scuola di via Prignano, le chiese del Carmine e dei Cappuccini, gli uffici della procura del Tribunale di via Rafastia e del Catasto, il plesso sanitario degli ex ospedali Riuniti e la sede della Uildm di via Pio XI.
Felice Naddeo, Corriere del Mezzogiorno

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