CHIAIANO, E´ GUERRA. GRAVE UN RAGAZZO foto

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Un sabato di guerriglia accoglie Napoli e la Campania. Dopo una notte di relativa tranquillità i nuovi scontri sono stati determinati da una fitta sassaiola contro la polizia e personale dell’azienda di mobilità urbana (Anm) che erano intervenuti in via Cupa del Cane per liberare la carreggiata da un autobus sequestrato e dato alle fiamme ieri. L’Anm aveva anche portato sul posto un mezzo per trainare via la carcassa. La gente del presidio ha iniziato a urlare «assassini, assassini» e poi ha lanciato le pietre. Da qui la carica della polizia. Gli uomini delle forze dell’ordine che in assetto antisommossa hanno chiuso le principali arterie di collegamento. Dal gruppo dei manifestanti sono state lanciate bombe carta verso la polizia e sul terreno sono state trovate tre molotov.

FERITI – Fra i dimostranti un giovane di 22 anni sarebbe in condizioni molto gravi dopo essere precipitato per cinque metri cadendo da un parapetto, mentre un altro uomo è stato ferito alla testa. Un agente del reparto mobile della Questura di Napoli è rimasto ustionato ad un braccio in seguito al lancio di una molotov da parte dai manifestanti. Ferito anche un vicequestore, colpito dai sassi. Intanto è stato dimesso dall’ospedale Santobono di Napoli un ragazzo di 12 anni rimasto coinvoltonegli scontri di venerdì sera. Aveva riportato una contusione ad un avambraccio ma le sue condizioni non sono state considerate gravi. Il bilancio degli scontri di venerdì era stato di undici i feriti, tra dimostranti ed esponenti di forze dell’ordine. Tre persone sono state arrestate e tre denunciate. I tre arresti sono stati eseguiti per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre le tre denunce sono scattate per resistenza. Dei feriti di ieri otto appartenevano alle forze dell’ordine.

«SCELTA SCELLERATA» -I manifestanti si oppongono alla sua apertura nel quartiere alla periferia di Napoli confinante con il comune di Marano e intendono proseguire a oltranza la protesta cominciata nel pomeriggio di venerdì. Alcuni dimostranti sono rientrati a casa nella notte, promettendo di ritornare all’alba, e altri sono giunti nelle ultime ore per dare il cambio a chi andava via. «Lo sapevamo che non avrebbero risparmiato questa zona. L’inserimento di Chiaiano nella lista dei siti è un dispetto. Noi non arretreremo» hanno detto alcuni manifestanti. «Nessuno fa emergere la verità – accusano – qui si vuole mortificare una comunità con una scelta scellerata e incomprensibile».


MEDIAZIONE – Sul posto, per attuare un tentativo estremo di mediazione, sono giunti anche i sindaci di Marano, Salvatore Perrotta e quello di Mugnano, Daniele Palumbo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai rifiuti Guido Bertolaso incontrerà a partire da domenica i sindaci, i presidenti di municipio e le autorità locali dei comuni dove dovranno essere realizzate le discariche previste dal decreto, proprio per spiegare i contenuti del provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri mercoledì scorso. Il primo appuntamento è per domenica in Prefettura a Napoli alle 16 con il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta e, a seguire, con il presidente della municipalità di Chiaiano.

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