Ravello Concerto all´alba, apre Jesce sole

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Al Belvedere di Villa Rufolo il maestro Aurelio Canonici dirigerà la Nuova Orchestra Scarlatti
Concerto all’alba, apre «Jesce sole»
Sul palco le musiche di Giacomo Puccini e Felix Mendelssohn

Musica per la notte di San Lorenzo. Sabato mattina (ore 4.15), dalla terrazza del Belvedere di Villa Rufolo, classico appuntamento del Ravello Festival con il concerto all’alba. La Nuova Orchestra Scarlatti sarà diretta, in questo appuntamento, dal maestro Aurelio Canonici che torna a Ravello per il quarto anno consecutivo. Il concerto — inserito nella sezione di musica sinfonica dedicata a Wagner — segue le suggestioni del leit motiv di quest’anno: la passione. I brani sono tratti da opere celebri per il romanticismo e l’intensità delle composizioni. L’apertura è affidata a quello che viene considerato il primo frammento di canzone napoletana giunto fino a noi: «Jesce sole». Un’invocazione appassionata, qui proposta nella versione che Roberto De Simone fece per la sua «Gatta Cenerentola». Il brano sarà inserito in apertura e chiusura del concerto nella doppia veste per voce (con Marina Bruno solista) e per orchestra. A seguire il «Notturno» di Martucci, pianista e compositore che dedicò gran parte della sua carriera al repertorio tedesco e a Wagner in particolare. L’omaggio alla passione non poteva non includere la musica di Astor Piazzolla, del quale sono stati scelti una intensa «Ave Maria» e una «Fuga per orchestra» (con Gaetano Russo clarinetto solista): due tanghi straordinari, come nella migliore tradizione del compositore argentino che mescola qui passione sacra e profana. Dopo l’Intermezzo dal «Manon Lescaut» di Puccini, «Le Ebridi» di Mendelssohn. Il brano ha una storia singolare poiché nacque in seguito alla visita che il compositore fece alla grotta di Fingal (nelle Ebridi appunto), luogo che colpì il musicista tedesco al punto da spingerlo a riportare nella musica i giochi di luce e i riflessi iridescenti.
Il panorama che si gode dal Belvedere di Villa Rufolo, reso ancor più suggestivo dalle prime luci dell’alba, accompagnerà il cuore del concerto, affidato alle Ouverture di Schumann (dal «Manfred»), Beethoven (da «Fidelio», unica opera lirica del musicista), Rossini (da «Cenerentola»), Bellini (da «Norma »), Verdi (da «Giovanna D’Arco»). A chiudere, ancora «Jesce sole».
Olimpia Rescigno

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