Babù non le manda a dire:

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Verona – Salve Babu ha detto che l’Hellas non può permettersi più errori e sabato ha segnato…
“Ho fatto la cosa più semplice. Ho fatto quello che un giocatore deve fare quando vuole avere la sicurezza di non sbagliare”.

Bene, capitolo chiuso e subito sotto con il Napoli. E anche qui chissà quanti pensieri?
“No, uno solo: dobbiamo vincere. O meglio: dobbiamo confermarci subito. Il Verona di Mantova ha portato allegria ai tifosi, alla piazza. Abbiamo dimostrato di essere una squadra che vale e che merita il rispetto di tutti. E adesso non possiamo smentirci, anche perché siamo arrivati alle battute finali”.

Torniamo al campo e alla lotta salvezza. Ci siete voi, l’Arezzo, il Modena, lo Spezia, il Bari.
“Alt. Ci siamo noi, punto e basta. Noi con il nostro destino tra le mani e nove punti a disposizione. Il Verona può decidere il proprio futuro, e lo può fare ispirandosi alla partita di Mantova. Tutti gli altri pensieri, tutti gli altri discorsi possono aiutare, magari, a rendere la situazioni meno difficile. Ma solo all’apparenza. Se il Verona, invece, vince come ha fatto a Mantova, può trovare la pace”.

Babù, come si fa a diventare importanti per il Verona di Ventura?
“Ci vuole pazienza, ci vuole tempo, un po’ di fortuna. E poi quando senti di essere entrato in sintonia con il tuo nuovo mondo, devi riuscire a dare tutto te stesso. Io ci provo, e farò così fino al termine della stagione”.

Paura di non farcela?
“Stiamo lottando per la salvezza. E chi lotta non pensa ad altro”.

Completi la frase: per battere il Napoli.
“Il Verona dovrà giocare al massimo, dovrà dare tutto quello che ha dentro. Stavolta, però, avremo un’arma in più”.

Il Bentegodi? I vostri tifosi?
“Esatto. Anche se a Mantova non hanno mai smesso di incitarci. Con il napoli, però, giochiamo in casa. La partita è molto sentita dalla gente, e il Verona adesso dovrà regalare e regalarsi un altro segnale importante. Ne va del futuro, ne va della salvezza”.

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