Chirurgia toracica oncologica al Ruggi d’Aragona

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Ancora una volta un intervento di altissima chirurgia oncologica presso l’Unità Operativa di Chirurgia Generale del Ruggi d’Aragona di Salerno. Ad effettuarlo il Dr. Carmine Napolitano, dal giugno 2004 a Salerno.


Si tratta di una donna di 44 anni di Buonabitacolo,  affetta da una rara neoplasia, che origina da alcune strutture nervose, chiamata Schwannoma. La neoplasia era localizzata nel torace tra strutture vascolari (l’arco dell’aorta e l’arteria succlavia sinistra, che porta il sangue all’arto superiore) e nervose ( il plesso brachiale che consente il movimento all’arto superiore) nonché l’esofago, di estrema importanza.


La paziente, una volta effettuata la diagnosi, era stata affidata all’èquipe del Dr. Napolitano, per la sua nota esperienza in chirurgia oncologica.


“La sede della neoplasia, il mediastino postero-superiore, – afferma il Dr. Napolitano – era particolarmente insidiosa, per la contiguità con delicatissime strutture, la cui lesione avrebbe avuto gravi conseguenze; per giunta, il fatto di essere localizzata nella sommità del torace richiedeva un’ampia apertura del torace. E’ per questo che ho deciso di effettuare l’intervento in toracoscopia, cioè senza aprire il torace, ma servendomi di tre fori di 1 cm ciascuno, attraverso i quali ho introdotto gli strumenti chirurgici ed una telecamera che ingrandisce le strutture di quattro volte. Ciò ha permesso di raggiungere la sommità del torace, di rispettare scrupolosamente le delicate strutture circostanti e di asportare il tumore; al tempo stesso però la mancata apertura del torace ha reso il post-operatorio molto più agevole, veloce e praticamente privo di dolore”.


Preziosa in questo intervento anche la competente assistenza anestesiologica: la paziente infatti durante l’intervento ha respirato con il solo polmone destro ed ha beneficiato di un’analgesia peridurale toracica post-operatoria.


Il decorso post-operatorio è stato del tutto privo di complicanze; il mattino successivo la paziente si è alzata ed ha mangiato; è stata dimessa dopo 1 settimana.


L’esame istologico ha confermato la diagnosi e la sua completa asportazione.



”Si tratta di rari interventi di altissima chirurgia, che richiedono la contemporanea competenza in chirurgia oncologica toracica ed in chirurgia endoscopica: casi simili sono stati pubblicati soprattutto in Giappone, mentre in Italia,  a nostra conoscenza, solo al S. Raffaele di Milano.


Quando altri specialisti, di altri ospedali, inviano a Salerno questi pazienti affetti da patologie tanto complesse, vuol dire che dei tecnici vi riconoscono un’altissima competenza.


Ciò è per noi motivo di incoraggiamento a continuare in questa strada, che potrà condurre la Chirurgia di Salerno a sempre migliori risultati”.

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