Gore Vidal vende la villa

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    La Costiera Amalfitana d’inverno è scarna di notizie e quindi si tira in ballo Vidal..la villa si vende da due anni ora forse la svolta. E’ di questi giorni la notizia di una richiesta di un certificato di destinazione urbanistica negli uffici di Ravello. Da qui la bagarre giornalistica. Un certificato è un segno di un passo concreto verso un possibile atto notarile e quindi si scatenano le ipotesi. Non più la Regina d’Olanda o un miliardario americano, ma chi andrà a vivere alla «Rondinaia»? Chi passerà le sue estati nella splendida magione di 465 metri quadrati sulla roccia di Ravello e a picco sul mare della Costiera? Il vecchio proprietario — lo scrittore americano Gore Vidal, 80 anni compiuti il 3 ottobre — sembra una sfinge beffarda. Lascia solo trapelare che potrebbe essere di sangue inglese: quanto basta per scatenare la ridda di ipotesi e confermare le voci che danno il cantante Sting prossimo a diventare il nuovo padrone della «Rondinaia».  Ma avalliamo pure questa ipotesi (anche se riteniamo sia un inglese ma non lui).

    Già lo scorso anno, alla fine del 2004, Vidal aveva deciso di vendere la villa in Costiera Amalfitana. La scomparsa del suo compagno, Howard Austen, e soprattutto l’operazione al ginocchio, che lo ha costretto su una sedia a rotelle, lo hanno spinto ad attaccare il cartello «sale», in vendita, e a lasciare dopo trenta anni Ravello, rifugio letterario (fascinoso ma impervio) dove ha abitato dal 1972.

    Ora la trattativa è a un passo dall’epilogo. Sarebbero due i compratori interessati e, anche se il «top secret» tiene banco e serra la porta alle indiscrezioni pettegole, a Ravello circolano i nomi. Uno sarebbe, appunto, Sting. L’altro (o meglio l’altra) sarebbe addirittura la regina Beatrice d’Olanda. La sovrana conosce la Costiera ed è già stata a Ravello negli anni Sessanta, ospite a Villa Episcopio.

    Tuttavia al Comune sono molti a giurare che il «paperone» che si aggiudicherà la villa sulla roccia di Ravello non è un protagonista del jet set internazionale, ma un «semplice» uomo d’affari. L’unico pronto a pagare sull’unghia i 14 milioni di dollari che chiede l’agenzia americana che tratta il business. All’ufficio tecnico del municipio è già arrivata la richiesta di un certificato di destinazione urbanistica, il primo passo che fa un notaio quando si sta per acquistare.

    Con questo denaro, il compratore conquisterà non solo i 465 metri quadrati della «Rondinaia», ma anche il carico di storia che la villa porta con sé. La residenza fu voluta e costruita nell’Ottocento dalla figlia di Lord Grimthorpe, l’architetto inglese proprietario della vicina Villa Cimbrone, sempre a Ravello. Con il tempo la magione è diventata il rifugio di vip e letterati, accogliendo a ripetizione tantissimi ospiti illustri ai quali offriva privacy e cenacolo letterario alimentato da una biblioteca sterminata di oltre ottomila volumi. Tra i nomi che hanno soggiornato più a lungo, la divina Greta Garbo in fuga da Hollywood insieme al suo amore, il musicista Leopold Stokowski (ma a quel tempo era ancora dei Grimthorpe), Tennessee Williams, Rudolf Nureyev, Truman Capote e Orson Welles. Due anni fa, ospite della «Rondinaia» fu anche Hillary Clinton che già conosceva la residenza per esserci stata nel 1994, ai tempi del G7 di Napoli quando si affacciò sugli splendidi terrazzi a picco sull’azzurro di Positano e di Capri.

    Vidal ha già lasciato la Costiera alla fine dell’estate. Forse per sempre, rompendo quel sodalizio d’amore e letterario che l’ha unito per tanti anni a Ravello. Alla «Rondinaia» lo La Costiera Amalfitana d’inverno è scarna di notizie e quindi si tira in ballo Vidal..la villa si vende da due anni ora forse la svoltascrittore americano fece nascere le pagine più belle dei suoi romanzi, discussi, controversi e di grande impatto, comeLa statua di sale in cui, tra i primi, affrontò provocatoriamente il tema dell’omosessualità. Letteratura, sesso, amicizia, politica e cinema… Vidal è stato anche sceneggiatore di grandi successi come il profetico «Parigi brucia?» e «Ben Hur».

    «Non sono più in grado di arrivare a piedi alla piazza — aveva raccontato recentemente lo scrittore — Sono stanco, per questo vendo. Certo mi dispiace molto, qui sono nate le pagine di Burr (forse il suo romanzo più celebrato, ndr). Dopo l’intervento al ginocchio non è mi è stato più possibile girare per le stradine di Ravello. A questo punto meglio andarsene a vivere in un monolocale»

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